Il cinema. l’immortale

Il cinema. l’immortale


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Il cinema. l'immortale

di Daniele Vicari
Einaudi


A partire dalla sua nascita, piú o meno alla fine di ogni decennio il cinema è stato dichiarato morto. I nostri tempi turbolenti non sono da meno. Nonostante epidemie e guerre, tuttavia, il cinema sopravvive. Che cos’è quindi il cinema oggi? È arrivato il momento di chiederselo fino in fondo.

Regista e scrittore, collabora con Cinema Nuovo e insegna cinema nelle scuole per circa 15 anni. Nel 1999 il suo primo documentario “Non mi basta mai”, co-diretto con Guido Chiesa, vince il premio Cipputi al Festival di Torino. Con il primo lungo di finzione, “Velocità massima”, in concorso a Venezia, vince tra gli altri il premio Pasinetti e il David per la migliore opera prima; con il secondo, “L’orizzonte degli eventi”, va alla Semaine de la Critique di Cannes; “Il mio paese”, documentario, vince a Venezia il Pasinetti e un secondo David per la regia. “Il passato è una terra straniera”, vince il festival di Miami. Nel 2012 presenta al Festival di Berlino “Diaz – Don’t Clean Up This Blood”, film sui drammatici fatti del G8 di Genova: vince il premio del pubblico, 4 David di Donatello e 3 Nastri d’Argento. Durante il lockdown realizza “Il Giorno e la Notte”, in smart-filming. Nel 2022 pubblica “Il cinema, l’Immortale” (Einaudi) e va in sala con “Orlando”. Ha fondato la Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté della quale è direttore artistico.


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